CA.P.I.D.I. – Fondo Pensione Complementare per i Dirigenti Autostrade per l'Italia e Mundys, è stato costituito come Cassa di Previdenza e Assistenza il 9 giugno 1987 e pertanto è da considerarsi un “Vecchio Fondo”. Si propone il fine di erogare trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del D.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. Il Fondo è iscritto all’Albo COVIP con il n. 1009 sezione speciale I – Fondi Pensione Preesistenti
Il Fondo è rivolto ai dirigenti di aziende dei Gruppi Autostrade per l'Italia e Mundys nonché delle altre Società direttamente o indirettamente controllate dalle stesse.
CENNI STORICI
La nascita del Fondo Pensione risale all’anno 1986, con lo scopo di assicurare al personale dirigente del Gruppo IRI un sistema di previdenza integrativa rispetto al trattamento pensionistico pubblico previsto dall’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria). L’atto costitutivo è datato 9 giugno 1987: la denominazione originaria “Cassa di Previdenza Integrativa dei Dirigenti Italstat” è stata nel tempo variata prima in “Cassa di Previdenza Integrativa per i Dirigenti Iritecna” poi, per l’entrata in vigore della Legge 124/93, in “Fondo Pensione Complementare per i Dirigenti Iritecna e Fintecna” successivamente in “Fondo Pensione Complementare per i Dirigenti Fintecna e Atlantia” e, in ultimo, in “Fondo Pensione Complementare per i Dirigenti Autostrade per l'Italia e Mundys”. Fermo restando i destinatari come sopra indicati del sistema di previdenza complementare, con specifici accordi sindacali sono state nel tempo variate le contribuzioni per i soggetti aderenti al Fondo, in relazione al mutare delle condizioni contrattuali e delle modifiche legislative che sono man mano intervenute a partire dal 1° settembre 1986, data di decorrenza del sistema, così come sono state di volta il volta adeguate le norme statutarie a seguito degli interventi legislativi in materia di previdenza complementare (in particolare con la Legge 124/93 ed il D.Lgs. 252/05). I 35 anni di storia del Fondo, che ne fanno, ai sensi della legge, un “Fondo preesistente” (la cui costituzione, cioè è avvenuta precedentemente alla riforma previdenziale varata con la sopracitata Legge 124/93), dimostrano la validità del progetto a suo tempo intrapreso, alla luce dei successivi sviluppi dell’istituto della previdenza complementare che assume, oggi, un ruolo fondamentale di supporto ed integrazione agli istituti obbligatori. L’obiettivo che il Fondo si pone per il futuro è quello di consolidare e, ove possibile, implementare i risultati sin qui ottenuti, sia in termini di adesioni che di rendimenti assicurati agli iscritti.